Come MasterVoice ha cambiato il modo di telefonare
IMQ · Istituto Italiano del Marchio di Qualità aveva un centralino telefonico tradizionale e la necessità di
- Aumentare il numero di interni (il centralino telefonico era al limite della capienza)
- Ristrutturare alcuni stabili e migrare le utenze da uno stabile all’altro senza interruzione di servizio
- Ottimizzare la Business Continuity della telefonia utilizzando due server
- Ridurre i costi legati ai PRI ISDN e aumentare i canali contemporanei disponibili
- Comunicare a costo zero e a livello di interni con piccole sedi e consulenti all’estero (Cina, Spagna, …)
- Mantenere tutti i servizi classici della telefonia aziendale a livello enterprise (caselle vocali, funzione segretaria-direttore, …)
Erano i primi anni in cui il VoIP su standard SIP veniva usato professionalmente.
Quindi IMQ fece una scommessa importante: installare MasterVoice.
Dove il cablaggio ethernet lo consentiva, alcuni utenti furono migrati da telefoni analogici a telefoni IP; dove questo non era possibile, vennero interfacciati i vecchi telefoni analogici usando dei gateway SIP/FXS.
Parallelamente al completamento dei nuovi cablaggi di rete, i gateway FXS venivano tolti e sostituiti con telefoni IP.
Anche all’estero, vennero forniti semplici telefoni IP senza dover installare centrali telefoniche particolari.
Venne poi aggiunto un circuito internet in fibra ottica per poter fare number portability dei PRI ISDN (questo su due server fisici in casa cliente).
Infine, dopo l’inclusione di due sedi del gruppo CSI nel gruppo IMQ, vi fu il passaggio in cloud dei server che unificò in un solo sistema tutte le utenze del gruppo.