Ormai è il tema più dibattuto in ambito business: come riconfigurarsi e adattarsi al nuovo modello di lavoro ibrido. La pandemia infatti ha spinto a mettere i dipendenti in condizione di lavorare da qualsiasi luogo come se si trovassero in ufficio, sostenendo e stimolando opportunità significative per noi di essere produttivi nelle nostre singole case.
Tre tipologie di lavoro in azienda nel modello ibrido
Molte aziende medio grandi, e propense ad evolversi senza rimanere radicate a modelli stanno arrancando, cercando di dividere la loro forza lavoro in tre tipi: quelli che saranno sempre a distanza, quelli che vorranno sempre lavorare in un ufficio e quelli che lavoreranno in ufficio due o tre giorni alla settimana. Questo porta anche a rivalutare e ricollocare i propri spazi sulla base di questa dislocazione della forza lavoro. Le realtà più grandi hanno fornito ai dipendenti laptop con la possibilità di connettersi ai sistemi aziendali, e dotati di suite integrate di comunicazione unificata, che consentono di lavorare ovunque come in ufficio e mantenere la relazione stretta con i colleghi, come fa la suite Open di Mastervoice.
Il Financial Times conferma il superamento dei vecchi modelli di lavoro
Anche un recente articolo del Financial Times indica quelle che sono definite come le nuove prospettive nell’organizzazione del lavoro.
Diversi datori di lavoro, CEO di grandi brand, così le riassumono: “La speranza in molte aziende è che un tipo di lavoro ibrido consentirà ai dipendenti di svolgere gran parte delle funzioni anche da casa, di ridurre gli spostamenti e di avere la possibilità di bilanciare meglio la vita professionale e quella personale”.
Lo smart working è il “new normal”
Quella che è stata introdotta come una “rivoluzione obbligata” dalla pandemia, si sta dunque confermando come una modalità dai molteplici aspetti interessanti per le aziende, per costruire un “new normal” che già oggi fa dello smart working un pilastro insostituibile, mentre gli uffici sono visti come possibili hub per l’innovazione, la collaborazione, il networking, il coaching e la socializzazione.
I modelli di lavoro ibridi inoltre hanno dimostrato in questi quasi due anni di garantire produttività ed efficienza, ottimizzando le potenzialità dell’era digitale. Combinando la flessibilità del lavoro remoto con le opportunità delle interazioni in ufficio, le soluzioni ibride offrono il meglio di entrambi i mondi.
Creare un ambiente di lavoro ibrido ideale: quali sono gli strumenti indispensabili?
Creare un ambiente di lavoro ibrido, come abbiamo accennato deve necessariamente passare per l’acquisizione di vari strumenti di comunicazione e collaborazione interni all’azienda, e dotarsi delle migliori modalità per agevolare lo smart working, così da rendere perfettamente integrato e operativo il modo di incontrarsi e collaborare.
Strumenti come le video conferenze continueranno a definire il lavoro ibrido in futuro, consentendo alle persone di connettersi senza preoccuparsi dei problemi di sicurezza.
Le aziende dovranno garantire che i loro sistemi video e audio non abbiano necessità di particolari hardware e software. Per la maggior parte delle organizzazioni, il video non è più un’opzione per una buona comunicazione, è essenziale.
Parola d’ordine per una buona postazione smart working: accessibilità
Tutti gli strumenti necessari per lavorare da remoto nel modello di lavoro ibrido devono essere accessibili tramite le device tecnologiche che tutti usiamo quotidianamente.
La forza lavoro ibrida ha probabilmente più riunioni da affrontare in un solo giorno. Se i dipendenti lavorano insieme su lavagne digitali e strumenti di videoconferenza, questi devono essere agili, semplici, immediati. Elemento imprescindibile è quindi fornire a tutti i dipendenti la stessa tecnologia.
Molte aziende che si avvicinino per la prima volta all’ambiente di lavoro ibrido, devono quindi porre attenzione alla semplicità di utilizzo degli strumenti messi a disposizione dei dipendenti.
La suite MasterVoice è accessibile ovunque da browser, consente di telefonare come dal proprio interno in ufficio, così come chattare, o fare video call con colleghi e clienti, e per ogni funzione l’interfaccia è semplice e intuitiva, utilizzabile da chiunque senza difficoltà. Per iniziare, un training di base consente una rapida familiarizzazione.
La sicurezza deve essere garantita
Il passaggio al lavoro a distanza ha evidenziato la necessità di porre maggiore attenzione alla sicurezza dei dati aziendali e alla cyber security in generale. È necessario attuare politiche di sicurezza informatica e privacy dei dati per tutti i lavoratori, o affidarsi a una suite con tutte le funzionalità necessarie per lo smart working che possano garantire il massimo livello di protezione, come gli strumenti MasterVoice.
Con la suite MasterVoice per lo smart working infatti i tentativi di intrusione e attacco vengono identificati e bloccati dal server. Inoltre, i dati sono costantemente al sicuro grazie alla tecnologia in cloud: anche in caso di avvicendamento, perdita o sostituzione del device i dati risiedono su server dedicato MasterVoice.
Un cambiamento che non è reversibile, e che comporta vantaggi alle aziende
La pandemia ha cambiato per sempre il modo in cui lavoriamo: i dipendenti oggi hanno bisogno di maggiore libertà e possibilità di scegliere dove e come lavorare. Il modello di lavoro ibrido quindi, composto da un mix tra l’essere in ufficio e il lavorare da remoto, deve essere quello adottato dalle imprese lungimiranti, costruendo nuovi modelli operativi e incrementando le soluzioni su misura a lungo termine per dare ai dipendenti gli strumenti giusti, che semplifichino, supportino e incrementino la loro produttività (link altra news sui vantaggi della UC).
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